Si parte il giorno dopo che aveva nevicato, dopo che ogni cosa era stata normalizzata, resa identica a tutto.
Sulla strada per Susa rimango spesso in
silenzio, l'inverno non ha bisogno di commento, non lo richiede
perchè l'unica cosa che vuole è sentire ciò che tu, nella tua
mente, devi dirti.
Hai bisogno non di domandarti ma di
riavvolgere il nastro.
Con questo pensiero rivedo molte
strade, tante facce incontrate in Valle di Susa in questi anni,
alcune sempre note, altre che si affacciano ed alle volte hanno un
sorriso giovane e deciso, lo stesso che mi ha spronato a saltare in
macchina e percorrere la strada verso il fondo della vallata, oltre
la Sacra di San Michele.
Vado verso l'Agrinova, un'azienda
agricola di prodotti del territorio ma più che altro mi reco verso
un possibile futuro, ancora oggi da esplorare ma che si appresta a
venire alla luce.
Passo case, persone intabarrate,
scritte No Tav, motti piemontesi che parlano non di vittoria ma dello
sforzo e della fatica che ci si aspetta per farcela.
Nel mezzo qualche camionetta della
polizia, un paio di ristoranti e trattorie storiche e poi la sede
dell'azienda.
Ho percorso le stradine della Valle,
bisogna farlo altrimenti quello che vedi è solo una scia d'asfalto
che ti porta oltre confine.
Non ha senso per chi vuole osservare le
cittadine, perdendo anche del tempo fermandosi a fare due chiacchiere
con persone mai viste prima.
Davanti al portone mi fermo ad
osservare le piante e i campi imbiancati.
Francesca, la titolare insieme a Luca,
mi apre, insieme al suo cane e più distante il suo gatto che mi
guarda dubbioso.
Dopo qualche chiacchierata ci sediamo a
parlare, fuori, sulla panchina, si sente bene l'inverno, si
percepisce bene quel bellissimo freddo che ti depura i bronchi.
Al suo primo sorriso capisco bene due
cose, è una persona soddisfatta del suo lavoro e non lo cambierebbe
per nulla al mondo e poi che queste cose in città non le vedi quasi
più.
Gli chiedo perchè aprire un azienda in
un momento simile (domanda un po' stupida, anche io ci sono cascato
di recente!) e lei mi parla di valori, di necessità di tornare alla
terra, di rispetto per ciò che ci circonda.
Niente di aziendale.
Non usano prodotti chimici, vendono
ortaggi, vino, piccoli frutti, miele, vivono non solo di ciò che
vendono ma soprattutto vivono di ciò che producono, per qualcuno un
concetto medievale ma per altri e soprattutto per me un dato
benedetto, giusto.
Luca veniva da agraria, Francesca da
scienze forestali, alcuni lavori alle spalle ma poi la necessità di
trovare la strada della natura, del prodotto creato, coltivato e
vissuto sul terreno, sporcarsi le mani per dare un senso a quello che
si è.
Il gatto ci guarda interdetti e nel
mentre scappa in casa, al caldo.
Zero finanziamenti chiesti, tanto
lavoro ed apprezzo di Francesca la normalità con cui parla di se
stessa, dei suoi due anni d'imprenditoria, parola oggi quasi dannata,
ma che qui, a Susa ha un sapore diverso.
Molti amici hanno dato una mano ed
hanno creduto nel progetto.
Nascono qui confetture di frutta, dove
c'è davvero la frutta, cosa incredibile per i tempi che vedono
protagonisti barattoli da supermercato con gusti al limite
dell'ufologia!
Poi c'è il vino della Valle, prodotto
con vero sforzo visto le pendenze del territorio, infine il miele
sempre gradito e i piccoli frutti.
Patate e ortaggi non mancano mai
all'Agrinova.
Su tutto mi viene però da chiedere
della Tav, spauracchio della Valle, quasi un mostro delle leggende
per bambini, lui che scende da lassù e divora tutto.
Anche Francesca ammette che è un bel
problema e noto che per la prima volta da quando sono li mi sorride
di meno e guarda di più a terra.
Mi dice che se dovesse vedere che i
suoi prodotti non sono più come prima lei mollerebbe e forse se ne
andrebbe anche dalla Valle, che tanto ama.
Ma per ora non voglio insistere, mi
sembra anche ingiusto mettere il dito nella piaga.
“Da piccola cosa volevi fare?”,
“Volevo salvare il mondo”, mi risponde ridendo, ed io le credo,
lo voleva e lo vuole fare anche adesso.
Non ha perso il principio e lo si
capisce bene dal suo progetto, continuare a recuperare pezzi di
terreno, pezzi di vita contadina che fanno bene a chi produce e a chi
usufruisce della fatica del coltivatore.
Mentre mi appresto ad uscire, passando
sulla neve che comincia un po' a sciogliersi mi viene in mente che
ero venuto fin qui per cercare un idea di futuro.
Ho trovato anche una traccia per il
presente.
Consigliato perchè?
Per i prodotti ma questo è scontato, più che altro per le persone e per i metodi sani che adoperano, una garanzia di qualità e di genuinità dei prodotti.
Cascina Agrinova
via Meana 40, Susa (To)
tel: 3923503493
tel: 0122649958
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