domenica 2 dicembre 2012

I grissini stirati di Lanzo Torinese



In Piemonte i grissini sono una piccola costante, quasi una necessità gastronomica, da sgranocchiare, da pasto durante un normale giorno, piccola soddisfazione tra un pranzo ed una cena.

La storia vuole che siano stati inventati alla fine del seicento dal fornaio di corte Andrea Brunero, sotto il controllo e le spiegazioni di Teobaldo Pecchio, il quale cercava di alimentare in modo alternativo Vittorio Amedeo II, non proprio avvezzo al pane e che comunque mal digeriva.

Una tradizione non si perde mai ed oggi non solo i rubatà, termine piemontese per indicare i grissini, sono noti a tutti e non solo nel territorio d'origine ma anche in tutto il mondo.

Di Teobaldo Pecchio si ricorda ancora qualcuno?

Si e no,in Italia non si sa  ma a Lanzo torinese una targa lo mantiene nelle coscienze e nella memoria del paese ma non basta, per chi conosce il territorio lanzese sa anche molto bene come qualcos'altro è rimasto della tradizione di fine seicento.

Infatti tutti i fornai della cittadina e anche della realtà limitrofe, producono da sempre il grissino stirato, una varietà che misura meno di 1 cm e che vengono confezionati  con farina di grano tenero tipo "00", acqua, sale, lievito e malto.

Proprio in questi giorni un'amica di famiglia ha portato a casa mia questo prodotto che dopo breve ricerca ho potuto apprezzare maggiormente sul portale della città di Lanzo, dove svettano anche i vari produttori di questa particolarità.

Nella terra di Teobaldo però ci sono anche altri prodotti che sono contrassegnati dal marchio De.C.O. (Denominazione comunale di origine), sigla che come spiega bene il portale risale a Luigi Veronelli.

Ovviamente bisogna usare il navigatore o la cartina per trovare la cittadina ma è sempre straordinario scoprire come in piccolo comune come questo vi siano un numero così consistente di particolarità e come un certo Teobaldo Pecchio abbia ideato un prodotto di cui noi piemontesi andiamo molto fieri (e golosi!).

Posso testimoniare inoltre che la promessa riportata sul sito del comune di Lanzo, vale a dire la lunga durata alimentare dei grissini di Lanzo, sia del tutto vera (una settimana e non sentirla insomma).

Ogni fornaio di Lanzo è un discendente di una lunga tradizione, nonchè  figlio di una particolarità territoriale che esalta ogni singolo elemento del territorio, ed è sempre un piacere passare per una delle panetterie lanzesi  e scambiare due chiacchiere, scoprire segreti, condividere sensazioni.

Sempre ovviamente con il grissino in mano!


Saluti a tutti e statemi bene
Alessio

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